Cellulari e salute, il parere del CSS: salvaguardare i bambini

Nella sua ultima seduta, il Consiglio Superiore di Sanità si è espresso riguardo all’utilizzo dei telefoni cellulari e alle possibili implicazioni sulla salute dell’uomo: il messaggio lanciato è che, in assenza di risultati scientifici certi, dovrebbe valere il principio di precauzione, ed evitare quindi un uso scriteriato del cellulare, soprattutto per i bambini.

Il parere ha ovviamente riaperto un annoso dibattito. Negli ultimi anni sono diversi e contrastanti le opinioni e le notizie che si sono diffuse: le ricerche scientifiche più riconosciute e accreditate non stabiliscono alcun legame tra l’utilizzo, anche prolungato, di un telefono cellulare, e la comparsa di patologie tumorali di diversa natura. E’ anche vero però che non c’è una teoria consolidata che affermi che certamente le onde elettromagnetiche di un cellulare non sono dannose: in sintesi, non è provato che sia pericoloso, ma non è sicuro che non lo sia. Tutto sta nello stabilire la capacità di penetrazione delle onde elettromagnetiche di un cellulare all’interno di un corpo umano, in particolare della sua scatola cranica: proprio in questo senso si legge la maggiore tutela verso i bambini, dotati di un cranio più sottile e di strati liquidi che favoriscono la propagazione. Secondo alcune ricerche l’effetto di queste onde sarebbe quello di interrompere il DNA e favorire così un cancro; secondo altri, l’effetto sarebbe addirittura positivo (un migliore metabolismo del glucosio). Infine, di recente molte ricerche che “scagionano” i cellulari sono state screditate, perchè sarebbero state commissionate dalle stesse aziende produttrici di telefonia mobile. Insomma, un marasma totale.

In questo scenario, quelle del CSS possono vedersi anche come parole di buon senso: al di là dei “possibili” effetti negativi per la salute, lasciar utilizzare i cellulari ai bambini senza criterio è poco appropriato e per nulla educativo.