Gli smartphone 5G arrivano nel 2018
Di Daniele GrattieriSarà il 2018 l’anno dei telefonini superveloci con il 5G? A sentire Qualcomm parrebbe di sì, visto che a Hong Kong l’azienda ha presentato il suo modem per processore Snapdragon X50, in grado di supportare il nuovo standard. Così, toccherebbe aspettare solo qualche mese per navigare fino a 5 Gbps rispetto ai meri 13.5 Mbps del 4G. Il tutto con un segnale ancora più stabile, il che non guasta mai.
Si tratta però soltanto di stime, e per arrivare a un 5G pienamente funzionante in Europa ci vorranno ancora degli anni: sarà infatti un procedimento assai lungo – e ulteriormente rallentato dalle inevitabili complicazioni burocratiche – raccogliere tutte le adesioni dei diversi operatori, che dovranno investire non poco sulle tecnologie necessarie per sfruttare il nuovo protocollo. Bisognerà vedere come tutto questo si tradurrà in Italia, dove a una lentezza storica nella copertura della banda ultralarga fissa corrisponde, di norma, una buona propensione all’investimento nella tecnologia mobile.
Le prospettive delle offerte per Internet mobile del futuro, quindi (su SosTariffe.it si possono trovare le più convenienti attualmente in commercio), si chiariscono sempre di più. È chiaro che queste nuove velocità avranno ripercussioni considerevoli sul nostro modo di rapportarci al mondo online. Il 4G/5G Summit di Hong Kong ha presentato un futuro suggestivo, un mondo iperconnesso con feedback in tempo reale, a maggior ragione per l’Internet delle Cose e tutti i wearables che presumibilmente indosseremo in capo a qualche anno, senza contare gli elettrodomestici intelligenti e i dispositivi di questo tipo.
Del resto non si può valutare la portata di tale innovazione se non paragonandola alla crescita parallela di altre tecnologie collaterali, anche per l’utente medio. Basti pensare allo streaming, che ormai è arrivato al 4K, e che ha necessità di qualcosa di più della banda ultralarga per evitare problemi di buffering e qualità altalenante di video e audio.
Insomma, la velocità e le potenzialità del nuovo protocollo renderanno necessari ancora più GB da parte dei diversi operatori, soprattutto pensando che all’orizzonte ci sono le nuove frontiere stabilite dai visori come l’Oculus 3D: la realtà virtuale, insomma, che lotta ogni giorno per eliminare ogni tipo di lag. I dispositivi in remoto dovranno essere reattivi e dare risposte come se fossero a pochi centimetri dall’utente.
Nel frattempo, comunque, non mancheranno le soluzioni “ponte”: tra queste il Gigabit LTE, evoluzione del 4G che già molti operatori, tecnicamente, potrebbero implementare e che dovrebbe consentire collegamenti fino appunto a 1 Giga in download.
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