Lo smartphone dei record – Redmi Note 7

Di
Immagine articolo RN7 su gsmarena.com

Il Redmi Note 7, uscito a gennaio 2019 da una costola della più conosciuta Xiaomi ha subito fatto capire che avrebbe battuto ogni record! Il 27 maggio infatti in soli 129 giorni aveva raggiunto quota 10 milioni di unità vendute all’interno dell’affollatissimo segmento dei medi di gamma. Il 2 di luglio, citando l’articolo di gsmarena.com ha poi raggiunto il picco di 15 milioni di unità vendute, confermando un trend di vendita davvero eccezionale considerato appunto il segmento di mercato in cui si trova e considerato anche che di solito questo tipo di device dopo un boom iniziale tende ad avere uno score di vendita in appiattimento. Il dispositivo di casa Redmi si merita comunque questi dati di vendita ed è considerato da molti addetti ai lavori il “Re dei medi di gamma”. La sua fotocamera da 48 megapixel, i 4GB di Ram, i 64GB di memoria, il wifi dual band, un bellissimo schermo Full HD da 6,3″ e una batteria da 4000mAh, l’affidabilissimo processore Qualcom Snapdragon 660, la versione di android molto reattiva di Xiaomi, il tutto in un prezzo sotto i 200 euro, fanno di lui veramente un best buy difficile da battere in quella fascia di mercato.

Se volete vedere la mia recensione completa vi lascio il link qui sotto al video sul mio canale youtube.

Recensione del Redmi Note 7

Ciao a tutti da Fulvio!

3 commenti su “Lo smartphone dei record – Redmi Note 7”
  1. Serena P. ha detto:

    Uno smartphone davvero eccezionale e gli acquirenti lo hanno capito

  2. Marta ha detto:

    Veramente uno smartphone eccellente ad un prezzo super

  3. Marco P. ha detto:

    Uno smartphone assolutamente interessante, ad un prezzo incredibile


Commenta o partecipa alla discussione
Nome (obbligatorio)

E-mail (non verrà pubblicata) (obbligatoria)

Sito Web (opzionale)

Copyright © Teknosurf.it, 2007-2024, P.IVA 01264890052
SoloTelco.it – Smartphone, cellulari e tariffe telefoniche supplemento alla testata giornalistica Gratis.it, registrata presso il Tribunale di Milano n. 191 del 24/04/2009