Netflix dà i voti agli operatori: vince Fastweb
Di Daniele GrattieriTempo di esami: non solo per i maturandi, ma anche per gli operatori telco italiani. Ad assegnare le temute pagelle è Netflix, il celebre servizio di tv streaming, che peraltro è incluso in molte offerte per ADSL e fibra ottica (ad esempio Super Fibra e Super Fibra Family di Vodafone; su SosTariffe.it si possono comunque trovare le tariffe più convenienti per la fibra con anche la tv streaming inclusa).
Per quanto riguarda i risultati di maggio, appena resi noti, in testa c’è Fastweb, che secondo le rilevazioni di Netflix assicura ai suoi utenti (relativamente ai servizi in streaming) una velocità di 3,30 MB al secondo, seguita da Vodafone con 3,29 MB e TIM con 3,15 MB; riguardo a quest’ultima Netflix precisa che la trasmissione dei dati non avviene soltanto via ADSL e fibra ottica ma anche con il satellite. Al quarto posto c’è Wind con 3,12 MB, Tiscali segue con 3,07 MB, poi c’è Eolo (2,85 MB) seguita dall’ex TeleTu (ora Vodafone) a 2,58 MB e, in fondo alla classifica, Linkem a 2,17 MB.
La graduatoria, comunque, indica, come specifica Netflix, non la prestazione generale dell’operatore, che ovviamente può cambiare a seconda del modo in cui è sfruttata la connessione, ma solo l’esperienza dei propri utenti per quanto riguarda la ricezione dei contenuti televisivi, con fattori presi in considerazione come la nitidezza dell’immagine, il tempo di attesa prima dell’avvio del programma, il numero e la durata delle interruzioni, il tutto in relazione alla famigerata fascia “prime time”, diversa da come viene comunemente intesa nel mondo della televisione moderna (non per forza, cioè, la prima serata) ma quando si verifica il maggior traffico sulla piattaforma. Come spiega la stessa società, «calcoliamo il bitrate medio in megabit al secondo (Mbps) dei contenuti di Netflix visti in streaming dagli abbonati Netflix per ciascun ISP durante il “prime time”. Misuriamo la velocità tramite tutti i dispositivi disponibili agli utenti. Per un numero limitato di dispositivi non possiamo calcolare i bitrate esatti e lo streaming tramite reti mobili è escluso dai nostri rilevamenti. La velocità riportata nell’Indice Netflix di velocità degli ISP non rappresenta una misura del throughput massimo o della massima capacità di un ISP».
Lo streaming, infatti, ha portato numerosi cambiamenti riguardo al modo con cui siamo soliti usufruire di contenuti televisivi di vario tipo, visto che non si è più legati all’inizio secondo la programmazione di una rete precisa ma possiamo decidere quando sederci sul divano – davanti alla televisione, ma anche con il nostro fedele tablet in mano, o anche fuori, grazie allo smartphone – per iniziare magari una lunga sessione di binge watching della propria serie preferita.
Tra gli altri dati interessanti diffusi da Netflix ce n’è un altro destinato a fare un po’ di rumore: la classifica dei migliori dieci Paesi che offrono Netflix, e in cui non compare l’Italia, a differenza di Svizzera, Olanda, Lussemburgo, Svezia e Danimarca.
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