Phishing contro le poste, arriva il processo
Di davideFinalmente qualcosa si muove. A febbraio inizierà il processo alla associazione a delinquere più organizzata del web, che spazia dall’Italia fino ad arrivare alla Romania.
Vittima di questo raggiro era stata Poste Italiane, ora costituitasi parte civile. Il metodo era tanto geniale, quanto semplice. Bastava simulare una falsa e-mail delle poste in cui si chiedeva una verifica di dati. L’utente ignaro, (in questo caso utonto) seguiva le indicazioni della mail e dava i proprio dati di conto o della carta postepay, rassicurati dal fatto che la grafica del sito era praticamente clonato dall’originale. Gli utenti si ritrovavano poi derubati e in molti solo dopo hanno collegato i due eventi.
Adesso, la banda italo-romena è sotto processo. Alcuni imputati hanno già chiesto il patteggiamento, mentre altri hanno chiesto il rito abbreviato. A quest’ultimi sono stati inflitte pene da due anni e sei mesi fino a sei anni di reclusione, sotto l’accusa di truffa informatica.
Una condanna molto pesante e siamo ancora al primo grado. Se nei gradi successivi la pena venisse riconfermata, sarebbe il primo caso eclatante di truffatori informatici in gattabuia. Per gli italiani non ci sarebbe la possibilità degli arresti domiciliari, mentre per i romeni non ci sarebbe la condizionale…
Finalmente qualcosa si muove… Speriamo non sia un caso isolato!
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