Roaming, è braccio di ferro tra l’Agcom e gli operatori
Di davideRoaming è un termine ben conosciuto – e temuto – da chiunque si sia trovato nella condizione di chiamare dall’estero con il proprio telefono cellulare: anni fa, bastava un saluto di pochi minuti per una bolletta da infarto, a fine mese. Siccome una situazione di questo tipo è sempre stata in chiara contraddizione con i valori dell’unità europea, poco a poco si è operato per la progressiva abolizione del roaming, che tra qualche mese dovrebbe concretizzarsi (per chi cerca le migliori occasioni per telefonare dall’estero, anche con telefonate del tutto incluse, c’è il comparatore di SosTariffe.it). Tutto risolto, dunque? Non proprio. Secondo l’Agcom, infatti, qualche operatore non si sta comportando come dovrebbe.
L’abolizione totale dei costi legati al roaming dovrebbe essere cosa fatta entro giugno 2017, ma nella fase transitoria, che è partita lo scorso 30 aprile e durerà fino al 14 giugno dell’anno prossimo, gli operatori mobili sono comunque tenuti a comportarsi con correttezza: un reminder da parte dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che ha diffidato Wind e TIM al rispetto delle disposizioni in materia.
TIM, infatti, aveva elaborato (e applicato automaticamente) delle nuove condizioni tariffarie di base («Europa Daily Basic»), così come Wind, con la sua «Offerta per la nuova regolamentazione valida in Unione Europea». Al momento, Europa Daily Basic (che, secondo TIM, vien applicata «ai clienti TIM che non hanno già sottoscritto opzioni specifiche per il servizio di roaming») costa 3 euro al giorno e dà diritto a 100 minuti per le chiamate effettuate, 100 minuti per le chiamate ricevute e 100 SMS, oppure a 300 Mega di traffico dati. L’offerta di Wind, invece, a 2 euro al giorno dà diritto a 15 minuti di telefonate effettuate, 15 minuti di chiamate ricevute, 15 SMS da inviare e 50 MB di traffico Internet.
Secondo l’Agcom, però, anche per questi pacchetti (come in genere per tutte le tariffe che vengono imposte in automatico ai clienti) ci vuole comunque il consenso, anche perché ci sono specifiche regole sugli eventuali sovrapprezzi derivati dalla rimodulazione delle offerte roaming per questo ultimo anno: in totale, infatti, questi non possono superare i 6 centesimi di euro per ogni SMS, i 19 centesimi per ogni minuto di chiamata e i 20 centesimi per ogni megabyte di traffico dati. La pratica era stata denunciata, tra gli altri, da Emmanuele Bertucci, legale dell’Aduc: «TIM ha attivato, senza alcun avviso, a tutti i suoi clienti che non hanno già attive opzioni specifiche per il servizio di roaming l’opzione ”˜Europa Daily Basic”˜ che si attiva al primo servizio fruito e costa 3 euro al giorno per 100 minuti di chiamate e 100 sms, e altri 3 euro al giorno per connessione dati. Quindi, se ci troviamo all’estero e facciamo una sola chiamata paghiamo 3 euro, così come un’unica connessione dati costerà 3 euro. Si tratta di una pratica commerciale scorretta che non consente neanche l’alternativa a consumo». Wind e TIM avranno quindi tempo fino al 30 giugno 2016 per adeguare le proprie tariffe e comunicarle all’Agcom.
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